lunedì 29 novembre 2010

L'infinito.

Questo spot nasce per rafforzare l'identità del marchio Batelco, un'azienda di telecomunicazioni estesa a livello mondiale.
Ciò che rende sorprendente questo film è la linearità assolutamente circolare del concetto: la teoria e la pratica si sposano con gioia in questi 3:20 di cerimonia.
Come un'equazione, tutte le variabili, che necessitano di essere svelate e risolte, trovano il giusto equilibrio per arrivare al risultato finale. Quei nerd del 3d e della post-produzione non potevano chiedere di più per divertirsi e sfogarsi. I filosofi della pubblicità non potevano avere campo concettuale più fertile, dovendo lavorare per un'azienda che investe sugli strumenti per la comunicazione su scala mondiale. L'imprenditore, in qualità di cliente, vede i propri soldi investiti nel modo migliore per un prodotto impattante nella memoria di chi lo guarda. Lo spettatore fa un viaggio che dura il tempo di un'idea, quella di un bambino, ovvero il maestro di fantasia più illustre per noi adulti dalla creatività strozzata e compromessa. Il messaggio finale è il migliore che si possa dare alle nuove generazioni: "A cosa stai pensando in questo momento?". "Continua a farlo".




Alex&Steffen (www.alexandsteffen.com) firmano questo spot e qui di seguito i crediti:
Advertising Agency: FP7/BAH, Bahrain
Creative Director: Fadi Yaish
Art Directors: Gautam Wadher, Fadi Yaish
Copywriter: Aunindo Anoop
Senior Acccount Director: Mohammed Sabra
Production: Spy Films & City Films

mercoledì 29 settembre 2010

Fiat. L'auto preferita dalle famiglie ital... ehm... da tutte le famiglie :))








Evviva evviva! Qualcosa si muove... all'estero purtoppo. Ma non qui, che se uscisse una roba del genere comporterebbe dei suicidi di massa, flagellazioni e deliri collettivi. La lava si farebbe spazio tra le crepe dell'asfalto e finirebbe per inondare le città, gettando tutti nel panico e nella disperazione. Poveri italiani e la loro sensibilità sintonizzata e evoluta su canali sbagliati. Qualcuno dovrebbe spiegargli quali sono i veri valori della vita....
W la Fiat. W i froci. W l'amore.

venerdì 3 settembre 2010

Sex shop on-line

Qui si stempera quella falsa e cattolicizzata tensione derivata da temi apparentemente scottanti. Ognuno fa quel che gli pare, senza pregiudizi e paradossalmente senza malizia alcuna. Just honest and fun :)



lunedì 30 agosto 2010

La carne

Ritorno dopo una pausa durata un pò di mesi. Avevo bisogno di allontanarmi dal blog per osservarlo dall'esterno e per osservarmi dall'esterno, capire il perchè dei miei pensieri, spesso così accesi. Ieri sera accendo la tv è mi è tornato lo slancio per scrivere di nuovo. Noto che in un ciclo pubblicitario, ovvero di 7-8 spot, 5 avevano come protagonisti personaggi famosi del piccolo schermo. Dal Bonolis alla onnipresente, ormai quasi "sacra", Belen, dalla Hunziker al Proietti. Ai tali soggetti erano associati noti marchi, i quali potevano essere interscambiati senza criterio vista l'assenza di un legame tra questi e il personaggio. Quindi facce conosciute, ovvero "brand" dello showbiz, che sovrastano il brand commercialmente inteso. La televisione è definitivamente entrata nella pubblicità italiana, e non solo, la nutre fino a non poterne fare più a meno. E il cibo non è altro che la nostra tanto amata creatività. Che essendo oggi sodomizzata dal commercio si mostra nel suo aspetto peggiore (o migliore se il tuo cervello è nel cazzo): la carne. Quì sotto un esempio di cannibalismo creativo, commerciale e psicologico. Siamo arrivati all'osso. C'è solo da raschiare a questo punto. E la Belen ne snifferà la polvere.



E se De Sica vive di rendita con la sua scontata e volgare comicità, qualcuno come Fiorello invece fa esempio, dimostrando di essere uno che si guarda intorno a prescindere dal tempo che passa. Il risultato è una risata intelligente, cosa rara oggi.

martedì 20 aprile 2010

Il muro.

Più sassi ci lancerete contro e più aumenteremo la capacità di usarli per costruire un muro che, nel tempo, ci difenderà da voi stessi. Non avete idea di ciò che state facendo. Le ferite sono il solo mezzo per guardare il nostro interno, ricordarci di cosa siamo realmente, che non siamo fatti di idee. Se non provate il dolore almeno una volta, sarete un giorno imitazione di qualcun altro accanto a voi che farà la medesima cosa, annullandovi a vicenda.

Quindi grazie, grazie davvero.

mercoledì 24 marzo 2010



Alla faccia dei "bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti" del cavolo!
Alla faccia di quella retorica da pubblicità che puzza di vecchio e ruffiano.
Alla faccia della politica.
Alla faccia di chi dice che l'Italia non fa buona comunicazione.

Rispetto alla 1861 United di Milano che mantiene sempre una sua dignità.

venerdì 19 marzo 2010

Let the birds fly alone..

Credo che nessun pubblicitario possa avere pregiudizi nei confronti di qualcuno. Ciò non deriva solo da un dovere morale, ma anche da un dovere contrattuale nei riguardi dell'agenzia per cui lavora. Potrebbe esserci qualsiasi tipo di cliente che si riflette in un target totalmente opposto a quello di un creativo, nel modo di ragionare e di vivere. Quest'ultimo ha il compito di essere libero da preconcetti che lo contaminino nell'elaborazione delle sue idee in fase di brainstorming.
Ciò escluderebbe molte persone che, spesso, si adagiano nel loro ruolo di pubblicitario e purtroppo, soprattutto dove lavoro, ne vedo tanti. Un organo quasi istituzionale come la pubblicità non può permettersi di giocare con la psiche della massa assumendo cani e porci. Persone addormentate quando si tratta di compiere atti di coraggio creativi e fin troppo sveglie quando devono pavoneggiarsi coi colleghi o quando devono scegliere una figa da scattare. Immagino team attivi e assolutamente votati all'evoluzione dei linguaggi di comunicazione, senza fossilizzarsi nel presente.
Ci vuole coraggio nella vita e voglia costante di "provocare" il proprio operato spingendolo al limite, buttandolo nella mischia o, come farebbe un volatile col proprio figlio, lasciarlo volare da solo pieno di fiducia in se stesso.

giovedì 18 marzo 2010

JOY US & ENJOY!



Leggete, scriveteci, enjoyyyy!!!!
TNX

mercoledì 17 marzo 2010

Salve, sono un cittadino dell'Italianistan

(Questo non l'ho scritto io, mi è stato girato e cerco di farlo girare ovunque io possa. Fatelo anche voi! :-)

Vivo a Milano 2, in un quartiere
costruito dal Presidente del Consiglio.
Lavoro a Milano in un’azienda
di cui è principale azionista il Presidente
del Consiglio.Anche
l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del
Presidente del
Consiglio, come del Presidente del Consiglio è
l'assicurazione che
gestisce la mia previdenza integrativa.Mi fermo tutte le
mattine a
comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del
Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del
Consiglio. Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa
in un
ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti
realizzati da
aziende partecipate dal Presidente del Consiglio. Alla
sera, se decido di
andare al cinema, vado in una sala del circuito di
proprietà del
Presidente del Consiglio, e guardo un film prodotto e
distribuito da una
società del Presidente del Consiglio: questi film
godono anche di
finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto
dal Presidente del
Consiglio. Se invece la sera rimango a casa, spesso
guardo la TV del
Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da
società del Presidente del
Consiglio, dove i film realizzati da società
del Presidente del Consiglio
sono continuamente interrotti da spot
realizzati dall'agenzia pubblicitaria
del Presidente del Consiglio.
Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la
squadra di cui il
Presidente del Consiglio è proprietario. Quando non guardo
la TV del
Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati
nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto
eleggereQuando mi stufo navigo un po’ in internet, con provider del
Presidente del Consiglio.Se però non ho proprio voglia di TV o di
navigare
in internet leggo un libro, la cui casa editrice è di
proprietà del
Presidente del Consiglio.Naturalmente, come in tutti i
paesi democratici e
liberali, anche in Italianistan è il Presidente del
Consiglio che predispone
le leggi che vengono approvate da un
Parlamento dove molti dei deputati
della maggioranza sono dipendenti ed
avvocati del Presidente del Consiglio,
che governa nel mio esclusivo
interesse, per fortuna!

venerdì 5 marzo 2010

Rispettiamo chi rispetta e impariamo a rispettare da loro...

...in fondo è un pensiero semplice da mettere in pratica, ma noi siamo troppo presi dallo shopping, dallo stress, dal lavoro, dall'amore compulsivo, dalle sottane e dalle puttane, dalla povertà, dalla schiena a pezzi, dai parchi acquatici, quelli a tema e quelli in cui andare a battere, dai libri impegnati, dalle chitarre acustiche e dai sax romantici, dalle canne di maria, dai "bei" vecchi tempi, dall'I-Phone, dall'I-Pad, dall'I-Pod, dalla rivoluzione francese, d'ottobre, d'indipendenza, comunista e liberale da studiare, da Berlusconi infame e cattivo, dalle stringhe strette e le cinture larghe, dai parenti, dalle cime di rapa, dal Grande fratello e partite di calcio da seguire, dal colluttorio e dal collirio, dalla metro troppo in ritardo, dal fidanzato troppo in ritardo, dall'estate troppo in ritardo, dalla posta troppo in ritardo, dal ritardo troppo in ritardo, dai monumenti, dai palazzi che vanno a fuoco, dalla pubblicità, dal gossip, dagli inciuci, dai cazzi dei vicini, dal cazzo del vicino, dal cazzo del cane, dal piscio del cane, dalla cacca del cane, dal pelo del cane, dalla bava del cane, dai denti del cane, dalla coda del cane, dalle zampe sul letto del cane, dal caffè che non sale, dal sonno troppo breve, dalle pause troppo brevi, dalle vacanze troppo brevi, dagli inverni troppo lunghi, dai pantaloni troppo larghi, dalle rotatorie, dalle auto da cambiare, dal frigo da cambiare, dal cellulare da cambiare, dalla tv digitale, dal canone, da Morgan che scrackka, dalla Clerici che dimagrisce, da Bonolis che predica, da Mia Martini che muore, dalla Bertè che impazzisce, dai puffi che puffano, dai politici che truffano, dalle ministre, dai mutui, dai funerali, dagli emo da scacciare, dalle tinture per i capelli e per le unghie, dalla tintarella, dall'ombrello che non c'è, dal soldo che non c'è, dalla pace che non c'è, dalla camorra che non c'è, dalla libertà che non c'è, dalla baby sitter che non c'è, dalla maionese che non c'è, dall'Isola dei famosi che non c'è, dall'isola pedonale che non c'è, dallo smog che provochiamo, dai virus che provochiamo, dai rifiuti che provochiamo, dalla morte che provochiamo e da Dio, troppo grande da trascurare in questo piccolo mondo che ci rimane da vivere.


trad claim: "Rispetta la natura e un giorno la natura ricambierà il favore."

martedì 23 febbraio 2010

IL SUUUUUV!

Oggi in metro una luce si è fulminata...

Facce basse che osservano il vuoto dentro di loro, anzi, non ce la fanno nemmeno a guardarlo il vuoto. La paura è talmente grande che sembra non essercene più, assuefatti nel provarla. Sono passati oltre, hanno raggiunto il next level, quello dell'indifferenza per i loro sentimenti. Sottovalutano le proprie emozioni, credono di non meritare di essere viste. Le maschere dell'essere umano indossano altre maschere a loro volta, finchè ci si dimentica quale sguardo avevano in principio. Ogni poesia è vista con invidia, mentre ogni giudizio altrui è carne grondante di sangue da puntare, odorare e sbranare.
Si riaccende la luce, le porte si aprono e rapida la mandria torna a rivivere il suo Stato brado.

giovedì 18 febbraio 2010

La verità



Geniale, sensibile, giusto e libero.

mercoledì 10 febbraio 2010

Oro all'ultimo Cannes Lion 2009



Odio i premi. Preferisco vedere quello che offrono... Questo è spettacolare secondo me.

lunedì 8 febbraio 2010

BE STUPID? YES WE ARE!

Se c'è un caso pubblicitario che produrrà sempre opinioni divergenti e ambigue è quello di Diesel. Concettualmente controcorrente ma senza rinnegare le loro finalità commerciali, dopo l'ironia di "Live fast" o quella più riuscita del "Global warming ready", oggi Diesel ci propone "Be stupid".
Poche settimane fà camminando per strada scorgo un'affissione (fondo scuro, testo colorato in bold) sulla banchina di una fermata del tram con scritto: "Smart has the brain, but stupid has the balls" (L'abile ha il cervello, ma lo stupido ha le palle). Nel corso dei giorni inizio a vedere messaggi simili moltiplicarsi all'infinito: "Smart Critiques, stupid creates"; "We're with stupids"; "Smart has the plans, stupids has the stories"; "If we didn't have stupid thoughts we'd have no interesting thoughts at all"; ecc. Nella metropolitana di piazza Duomo qui a Milano scopro che sono presenti tutte le frasi riunite, poste ovunque, dalle pareti al pavimento e proiettate addirittura.
Ciò che ho elaborato da questo bombardamento mi sembrava un concept interessante ovvero di ridare alla "follia" quel valore che spesso era accostato alla genialità, alla creatività. Ben fatto pensavo. Ma... i vestiti? Dove sono? Non ci credo che investono milioni senza mostrare il prodotto. Detto fatto: su un famoso blog di pubblicità vedo queste immagini...
























































AAAARGHHHH!!! Come direbbe un abitante di Paperopoli! Ma la follia? La genialità? L'estro creativo? Quì vedo solo modellini e modelline ubriachi marci non avere idea di ciò che stanno facendo.
Per me hanno fatto male i calcoli: se il visual avesse avuto la stessa forza del testo, il risultato sarebbe stato troppo lontano dal vendere abbigliamento se non una denuncia al consumismo, cosa che ovviamente la Diesel non si può permettere.
Beh, per concludere: bravi nei preliminari, meno nell'atto. Me l'hanno smosciato.
Sapete la Diesel quando mi faceva arrapare?