lunedì 30 agosto 2010

La carne

Ritorno dopo una pausa durata un pò di mesi. Avevo bisogno di allontanarmi dal blog per osservarlo dall'esterno e per osservarmi dall'esterno, capire il perchè dei miei pensieri, spesso così accesi. Ieri sera accendo la tv è mi è tornato lo slancio per scrivere di nuovo. Noto che in un ciclo pubblicitario, ovvero di 7-8 spot, 5 avevano come protagonisti personaggi famosi del piccolo schermo. Dal Bonolis alla onnipresente, ormai quasi "sacra", Belen, dalla Hunziker al Proietti. Ai tali soggetti erano associati noti marchi, i quali potevano essere interscambiati senza criterio vista l'assenza di un legame tra questi e il personaggio. Quindi facce conosciute, ovvero "brand" dello showbiz, che sovrastano il brand commercialmente inteso. La televisione è definitivamente entrata nella pubblicità italiana, e non solo, la nutre fino a non poterne fare più a meno. E il cibo non è altro che la nostra tanto amata creatività. Che essendo oggi sodomizzata dal commercio si mostra nel suo aspetto peggiore (o migliore se il tuo cervello è nel cazzo): la carne. Quì sotto un esempio di cannibalismo creativo, commerciale e psicologico. Siamo arrivati all'osso. C'è solo da raschiare a questo punto. E la Belen ne snifferà la polvere.



E se De Sica vive di rendita con la sua scontata e volgare comicità, qualcuno come Fiorello invece fa esempio, dimostrando di essere uno che si guarda intorno a prescindere dal tempo che passa. Il risultato è una risata intelligente, cosa rara oggi.