Ritorno dopo una pausa durata un pò di mesi. Avevo bisogno di allontanarmi dal blog per osservarlo dall'esterno e per osservarmi dall'esterno, capire il perchè dei miei pensieri, spesso così accesi. Ieri sera accendo la tv è mi è tornato lo slancio per scrivere di nuovo. Noto che in un ciclo pubblicitario, ovvero di 7-8 spot, 5 avevano come protagonisti personaggi famosi del piccolo schermo. Dal Bonolis alla onnipresente, ormai quasi "sacra", Belen, dalla Hunziker al Proietti. Ai tali soggetti erano associati noti marchi, i quali potevano essere interscambiati senza criterio vista l'assenza di un legame tra questi e il personaggio. Quindi facce conosciute, ovvero "brand" dello showbiz, che sovrastano il brand commercialmente inteso. La televisione è definitivamente entrata nella pubblicità italiana, e non solo, la nutre fino a non poterne fare più a meno. E il cibo non è altro che la nostra tanto amata creatività. Che essendo oggi sodomizzata dal commercio si mostra nel suo aspetto peggiore (o migliore se il tuo cervello è nel cazzo): la carne. Quì sotto un esempio di cannibalismo creativo, commerciale e psicologico. Siamo arrivati all'osso. C'è solo da raschiare a questo punto. E la Belen ne snifferà la polvere.
E se De Sica vive di rendita con la sua scontata e volgare comicità, qualcuno come Fiorello invece fa esempio, dimostrando di essere uno che si guarda intorno a prescindere dal tempo che passa. Il risultato è una risata intelligente, cosa rara oggi.
Quella di Fiorello me l'ero persa... ahahahha
RispondiEliminama la Tim.. usando in quel modo Belem, pur gran gnocca... non capisci più di che si occupa, bikini?